Alor me lo sono fatto prestare per leggere l'articolo.
Intanto comunqu ringrazio la rivista per averci dato visibilità dedicandoci una pagina intera.
Però devo criticare un paio di cose (ovviamente in maniera costruttiva):
_non viene menzionato mai ne rcdrift.it ne il nome dei due team che hanno allestito il tutto (SDT e KDT)
_ci sono le foto solamente di due scocche (bellissime siuramente, ma due su circa 120 che si son vste tra i due giorni.. )
_viene fatta pubblicità a tamiya, HPI e Robbars (per dire che spazio per dare magari un pelo più visibilità al gruppo di rcdrift.it c'era)
_non ci sono foto di scocche cariche di particolari come quela di demi o quella di 7reaperz che sicuramente esprimevano al meglio la nostra via di mezzo tra statico e dinamico.
_tutto viene trattato come se fossimo smanettoni che si devono fatre tutto in casa (telai modificati per il CS ad esempio senza spiegare che è una disciplina nella disciplina) e a mio avviso non attira i newbie che vorrebbero avvicinarsi a questo mondo.
Sembra quasi che chi ha scritto l'articolo (sono conscio che il pubblico a cui si rivolge la rivista non è quello di questo forum) parli della cosa da spettatore che non sa molto di rc drift e si sia basato su info passategli al volo da qualche organizzatore del'area. Penso che sarebbe stato megli oa questo punto chiedere a un organizzatore esperto nelal disciplina di scrivere un articolo e poi correggerlo da giornalista nella forma "pro pubblico di RCM" (he cmq avrebbe le capacità per capire concetti spiegati in una maniera più approfondita dato il livello delle altre sezioni della rivista)
Spero di non offendere nessuno e ricordo che è il mio punto di vista nell'ottica magari per hi scriverà il prossimo articolo di approfondire un pò di più la tematica senza occupare più spazio di quello pensato dall'editore a priori.